sabato 23 settembre 2017

Recensione "Afrodite bacia tutti, Stefania Signorelli"

Recensione "Afrodite bacia tutti, Stefania Signorili"

prima di iniziare la recensione vera e propria, ringrazio infinitamente l'autrice Stefania Signorelli per avermi inviato una copia del suo libro, che, come tra un po' andrò ad illustrarvi, mi ha interessata molto!


Edizione: Prospero Editore
Note sull'autrice: Stefania Signorili, classe 1973, è una maestra. Dopo aver conseguito i titoli in "Operatore dei servizi bibliotecari", "Scienze dell'educazione" e "Scienze della Formazione primaria", è uscita dal tunnel della saggistica e ne è lieta.

Trama: Miti greci sonnecchiano, ma non troppo, in corpi contemporanei. Perché gli dèi non solo non sono morti, ma godono di ottima salute. Abitano in questi tredici racconti "caleidoscopio" Mida, che non è un re ma ha il vizio dell'oro e teme di condividerlo con gli sbarcati; Narciso, che ama solo se stesso e i selfie che lo ritraggono; Ercole, manovale malinconico con ex moglie molto a carico; Penelope, fedele a una città perduta; la bella Elena, che perde, alla lettera, la propria testa per Paride; Achille, responsabile aziendale delle risorse umane più che annoiato dalla mediocrità che lo circonda; Afrodite, sospirata da tutti (marito Efesto compreso); Pandora, che ha per vaso la propria mente e tenta invano di nasconderci ogni paura; Persefone, in crisi matrimoniale; Arianna, che ha perduto sia Teseo che il filo. E se Anchise è parcheggiato in casa di riposo, ovviamente Megera non può che essere un'ex fidanzata vendicativa quanto machiavellica.

Recensione: Il libro di Stefania Signorelli è una raccolta di racconti su miti greci rielaborati in chiave moderna. L'autrice ha sapientemente ripreso temi attuali e problematiche comuni del giorno d'oggi e "mischiati" con i vizi e le virtù dei più celebri miti greci.

Anzi, mai tanto sveglio, comprese al volo - che mica era scemo - quanto doveva essere accaduto: il solito Paride, che aveva fatto girare la testa di molte (ma molte) donne, di certo aveva "girato" anche quella di sua moglie; e ora, essendo la più sciocca tra le sciocche, era l'unica ad averla persa di netto e del tutto.

è stato un piacere leggere questo libro, le storie si ricollegano molto bene con le leggende, anche se, devo ammettere, non conosco tutti i miti greci che vengono affrontati nel libro.
Non ho avuto una formazione "classica", la maggior parte, ovviamente, erano a me conosciuti, e, ad esempio quello dedicato a Megera o l'altro intitolato:"Phobos", hanno innescato in me una vivace curiosità, alla "Ulisse maniera" se vogliamo usare una figura retorica in tema.

Che parole spendere quindi sulla trama, sui personaggi e sulle tematiche? Sono elementi che vanno valutati assolutamente in maniera dipendente tra loro, e sono tutti riusciti: è questa probabilmente la forza di questo libro. Queste sono le basi su cui si fonda un romanzo, se non ci sono queste tanto vale paragonare un libro ad uno scarabocchio! 
Ma in questa raccolta queste basi sono tutte concatenate tra loro e si danno forza l'un l'altra, quindi non c'è molto da dire a parte che sono tutte ben riuscite.

Aiutami, candela che bruci, a stare zitta. A non mandargli nessun messaggio. Sarei solo la moglie tradita e offesa. La petulante invidiosa e molesta che disturba il sonno degli amanti.
Ti conosco, Ulisse, come se ti avessi fatto io. 
Insomma, oltre a stimolare la mia curiosità, ho trovato lo stile di scrittura molto poetico e fluido, adattissimo a narrazioni che parlano di racconti classici.

In generale ho trovato questa lettura molto stimolante, con uno stile accattivante ed è evidente, leggendolo, il lavoro su personaggi e storie che risultano quasi "crescere coi personaggi": all'inizio abbiamo la storia di Afrodite ed Efeso che vengono ritratti a partire dalla loro infanzia, fino al loro matrimonio; le "storie di mezzo" si concentrano su giovani adulti, mentre quelle finali sulla senilità e sul racconto di Pandora, che, essendo molto suggestivo, chiude in bellezza la raccolta.




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Alla prossima!

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