giovedì 14 febbraio 2019

Recensione: "La musa degli incubi, Laini Taylor"

Recensione: "La musa degli incubi, Laini Taylor"


Edizione: Fazi, Collana "Laini ya"
Note sull'autrice: Laini Taylor e' una scrittrice americana nata a Chico, California l'11 Dicembre 1971. Ha passato l'infanzia tra Hawaii, Italia, Belgio, Virginia e California, diplomandosi alla Fountain Valley High School in California. Si e' laureata alla UC Berkeley in Letteratura Inglese nel 1994. Ha poi frequentato per alcuni mesi il California College of Arts & Crafts studiando illustrazione. Prima di dedicarsi completamente alla scrittura ha lavorato come libraia, cameriera e disegnatrice. Ha sempre desiderato, fin da piccola, diventare una scrittrice, ma quando pubblico' il suo primo libro, Dreamdark: Blackbringer, nel 2007, aveva gia' 35 anni. Il seguito di questo, Dreamdark: Silksinger, usci' nel 2009 e vinse il Cybil Award.
Comunque e' meglio conosciuta per la serie young adult fantasy Daughter of Smoke and Bone, il cui primo libro, La Chimera di Praga, e' uscito nel 2011. Vive ora a Portland, Oregon con il marito Jim e la figlia Clementine Pie. (si ringrazia il forum My fantasy Ebook)

Trama: La peggiore paura degli abitanti di Pianto si è concretizzata: nella minacciosa fortezza di mesarzio i figli degli dèi sono ancora vivi. Sarai è diventata un fantasma, mentre il Sognatore ha appena scoperto di essere lui stesso un dio dalla pelle blu, l'unico capace di fronteggiare l'oscura Minya, animata dall'implacabile desiderio di vendetta nei confronti degli umani che massacrarono la sua gente. Lazlo si troverà di fronte alla più impensabile delle scelte: salvare la donna che ama oppure tutti gli altri. Ma inquietanti misteri dimenticati chiedono di essere risolti: da dove sono arrivati, veramente, i Mesarthim, e cosa ne è stato di tutti i bambini nati nella fortezza durante il dominio di Skathis? Quando i portali dimenticati si apriranno di nuovo, mondi lontani diventeranno pericolosamente vicini e un inatteso, potente nemico arriverà deciso a spazzare via le fragili speranze di tutti, dèi e umani. Sarai, la Musa degli Incubi, conoscitrice di ogni genere di paura fin da quando aveva sei anni, sarà costretta ad affrontare orrori che neanche immaginava e ad andare oltre i suoi stessi limiti: l'esperienza le ha insegnato che l'odio e il terrore sono sentimenti facili da provocare. Ma come si fa a rovesciare l'odio, a disinnescare la vendetta? È possibile salvare i mostri, piuttosto che annientarli? In questo seguito de "Il Sognatore" va in scena lo scontro tra distruzione e salvezza.

Recensione: Quando finisce una serie, lunga o corta che sia, è sempre un enorme dispiacere se è stata di mio gradimento, terminare questa è stato da una parte soddisfacente, per come si sono evolute le vicende, da un'altra sconsolata perché composta da solo due libri e non so se in futuro verrà pubblicato qualcos'altro su questa splendida storia.
Nelle prime pagine l'autrice ci presenta un ambiente decisamente diverso da quello che conosciamo, un'isola con una non ben chiara collocazione e due ragazze vittime del patriarcato, che capiamo subito essere sicuramente più di quello che appaiono e che, chissà, potrebbero essere collegate alla storia principale.


Di questo libro ho apprezzato molto di più lo stile più scorrevole rispetto al primo libro, complice, credo, la storia molto avvincente e ricca di suspense: come al solito la Taylor narra i fatti relativi a diversi luoghi a capitoli alterni, non facendo altro che impedire al lettore di concedersi pause durante la lettura. Affamati di sapere, non è possibile staccarsi dalle pagine di questo libro: storia e stile trascinano completamente nel mondo di Zeru, al fianco di Lazlo, Sarai, Thyon, i Tizercane e via discorrendo.
Come avevo scritto anche nella recensione del primo volume, era da tanto che non leggevo un fantasy che mi facesse rimanere sveglia fino a tardi e che mi trasportasse in un'altra dimensione con una facilità sorprendente.

Riguardo la storia in se per se, non voglio dirvi molto, nel caso in cui l'abbiate letto alla fine dedicherò un'ultima parte agli spoiler dove vi spiego perché la spiegazione finale non mi ha convinta appieno. Nel caso in cui non l'abbiate letto, vi assicuro che non ne rimarrete delusi, se il primo libro era abbastanza privo di azione, in questo diventa quasi necessaria, è come se altrimenti il romanzo non sarebbe potuto fluire.
Una qualità della scrittrice che ho apprezzato profondamente è la sua abilità nel costruire in poche pagine un universo molto vasto e, soprattutto, convincente, ha gestito magnificamente anche la moltitudine di personaggi ai quali mi sono intimamente legata.

Esattamente come nel capitolo precedente, mi sono affezionata a ogni singolo personaggio, ho simpatizzato con tutti, anche con quelli meno "simpatici". Oltre i protagonisti che sono rimasti fedeli alla loro caratterizzazione, i personaggi secondari sono preziosissimi esempi di come siano essenziali nella narrazione anche loro: in particolare Thyon, Erin-Fane e Azareen sono quelli la cui psicologia mi ha più affascinata e i cui caratteri sono i meglio delineati.
Ritornano i temi che Laini Taylor aveva già trattato nel precedente con tantissimo rispetto, qui ne aggiunge altri, in particolare l'assetto patriarcale della società di Kora e Nova (i nuovi personaggi). Viene messa in risalto la società instauratasi a Pianto che vanta di donne soldato, ma in generale occupate negli impieghi più disparati, questa emancipazione è totalmente assente nella nuova ambientazione: vendute, stuprate, schiavizzate, è questo il destino di ogni donna, la storia lascia uno spiraglio alla riflessione, qualsiasi lettore, uomo o donna che sia, non sopporterebbe mai di essere trattato come merce di scambio, oggetti che hanno un unico scopo, soddisfare l'uomo (che questo sia tuo padre che ti obbliga a lavorare, o il capo del tuo villaggio che non ti concede alcun diritto).

Tematica da me apprezzatissima è stata, anche, la contrapposizione tra odio e perdono: ci sono pagine dedicate all'odio e vendetta e a come appesantiscano l'animo non lasciando spazio ad alcun sentimento felice. Chi si lascia guidare esclusivamente da questi sentimenti non potrà mai vivere pienamente la propria vita, l'effetto è quello di rendere chi ne è vittima un involucro, svuotato dell'interno.
La storia ci insegna come sia possibile perdonare, essere compassionevoli, solo ammettendo alla negatività di fluire via, liberati dal suo peso si è liberi di crescere.
Tutti i nodi narrativi e i misteri che nel primo libro avevano attanagliato non solo la vicenda ma anche il lettore stesso verranno risolti, dando spiegazioni quasi tutte convincenti. Ho trovato il finale di buon gusto, mi è dispiaciuto solo non poter sapere di più rispetto alle vicende future, si può solo, ahimè, fantasticarci sopra, un po' come Lazlo immerso nelle sue favole.

**SPOILER** Come ho accennato, non mi ha molto convinto la spiegazione finale riguardo il commercio dei bambini scomparsi: perché degli dei che hanno già tutto e non hanno bisogno di fare spese perché sono, essenzialmente, degli dei, hanno bisogno di vendere i bambini coi poteri? Avendo schiavizzato la città di Pianto possono avere tutto ciò che desiderano.
Tuttavia, riflettendoci a lettura finita, ho pensato che probabilmente si giustificasse con la bramosia degli Dei, che non si accontentano di nulla e vogliono sempre di più. Questo è perfettamente in linea con le caratteristiche, delineate sin dall'inizio, dei Mesarthim.
Ultimo, ma non per importanza, è stato il lieto fine che mi ha sorpresa ma anche rallegrata: mi ero affezionata tantissimo ad ogni singolo personaggio e perderne qualcuno mi sarebbe dispiaciuto troppo. Mi è piaciuta l'idea che si sia formato un vero e proprio equipaggio, purtroppo però non potremo conoscere di quali avventure saranno protagonisti: probabilmente bisogna rispettare le decisioni dell'autrice e lasciarsi trasportare dalla fantasia. **FINE SPOILER**

VALUTAZIONE:


6 commenti:

  1. Ciao! Io in questi giorni inizierò a leggere Il sognatore. Ho volutamente aspettato l'uscita del secondo prima di iniziare questa serie perché odio l'attesa tra una pubblicazione e l'altra. Infatti non sono molto fan delle serie in generale. Comunque dalla tua recensione sembra promettere bene anche questa storia. Speriamo, ho alte aspettative ^_^

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    1. buona lettura, spero ti piaccia! effettivamente aspettare le pubblicazioni dei volumi successivi è abbastanza irritante, almeno questa è una duologia!

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  2. Lo leggerò presto anche io! Questa saga ha conquistato anche me :)

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    1. non appena pubblichi una recensione linkamela! non vedo l'ora di sapere cosa ne pensi!

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