sabato 18 maggio 2019

#LostinForensic: Il mio progetto

#LostinForensic: Il mio progetto

Nonostante la mia latitanza inesorabile qui su Blogger, su Instagram sto concentrando molte delle mie energie: non è una scelta felice per me visto che adoro il mio blog e la piattaforma in cui si trova.
Semplicemente nell'ultimo periodo mi è venuto più semplice interagire con lettori su Instagram che qui, i post sono più rapidi da leggere e commentare e le stories sono il mio feticcio: le guardo tutte, mi appassiono tantissimo alle letture altrui e ai loro commenti entusiasti o delusi.
Dal social che impazza al momento mi è nata l'idea di "personalizzare" di più il mio profilo e parlare di quello che mi piace oltre la lettura, anche di quello che mi piacerebbe fare tra qualche anno come lavoro vero e proprio. Infatti, probabilmente alcuni di voi non lo sapranno, io studio Biologia e spero di diventare un giorno un Biologo forense (anche se mi piacerebbe lavorare in ambito medico, sempre come biologo).

Ed ecco com'è nato il mio Hashtag (sì, mio mio, nessuno l'aveva mai usato prima): lo utilizzo per marcare tutti i post che scrivo relativi al mondo Forense.
Da qualche mese ho deciso di dedicarmi oltre che alle mie solite letture, anche a quelle ad impronta insieme scientifica e criminalistica e di parlarne in post a cadenza settimanale sulla mia pagina Instagram.

lunedì 6 maggio 2019

Recensione film: Into the wild

Recensione film: Into the wild

Formato: colore
Anno: 2007
Regista: Sean Penn
Casa di produzione: Paramount Vantage, River Road Films, Art Linson Productions
Durata: 148 min
Genere: avventura, biografico, drammatico
Soggetto: dal romanzo Nelle terre estreme di Jon Krakauer
Interpreti:
  • Emile Hirsch: Christopher McCandless
  • William Hurt: Walt McCandless
  • Marcia Gay Harden: Billie McCandless
  • Jena Malone: Carine McCandless
  • Hal Holbrook: Ron Franz
  • Catherine Keener: Jan Burres
  • Brian H. Dierker: Rainey
  • Kristen Stewart: Tracy Tatro
  • Vince Vaughn: Wayne Westerberg
  • Zach Galifianakis: KevinMichael Keaton: Riggan Thomson
Musiche: Eddie Vedder, Michael Brook, Kaki King

Trama: Christopher McCandless è un ragazzo americano benestante che, subito dopo la laurea in scienze sociali all'Università Emory nel 1990, decide di donare all'Oxfam il denaro che i suoi genitori gli avevano fornito per continuare gli studi e di abbandonare amici e famiglia per sfuggire ad una società consumista e capitalista nella quale non riesce più a vivere. La sua inquietudine, in parte dovuta al cattivo rapporto con la famiglia e in parte alle letture di autori anticonformisti come Thoreaue London, lo porta a viaggiare a piedi per due anni negli Stati Uniti e nel Messico del nord, sotto lo pseudonimo di Alexander Supertramp.
Durante il suo lungo viaggio verso l'Alaska incontrerà sulla sua strada diversi personaggi: Jan e Rainey, una coppia hippie, Wayne Westerberg, un giovane trebbiatore del Dakota del Sud, Tracy, una giovane cantautrice hippie, e Ron, un anziano veterano scontroso chiuso nei suoi ricordi; tutti personaggi a cui cambierà la vita con il suo messaggio di libertà e amore fraterno e dai quali riceverà la formazione necessaria per affrontare le immense terre dell'Alaska.

Recensione: Diretto da Sean Penn, è uno dei film con la migliore fotografia che abbia mai visto. Il film è biografico e ripercorre la vita di Christopher McCandless che, una volta laureatosi, decide di abbandonare la sua vita abitudinaria e viaggiare per l'America alla riscoperta di se stesso e di una vita che quasi nessuno ha il coraggio d'intraprendere.
Dopo un po' di vagabondaggio, Christopher, o meglio, Alexander, decide la sua meta: l'Alaska, un territorio incontaminato dove potrà assaporare la libertà delle terre estreme.

Questo è un film per lo più visivo, come accennavo all'inizio, grazie alla fotografia e alle riprese che la fanno da padrona insieme all'immenso spazio dato alle riflessioni e alle citazioni, piuttosto che ai dialoghi: il che è anche il senso del film e della vita che Alex vuole vivere. Una vita che rifiuta di conformarsi ai dettami della società, alle regole e ai pregiudizi che sin da piccoli ci vengono imposti e che accettiamo senza consapevolezza di ciò che ci viene, in un certo senso, tolto.
Quello che viene a mancarci sono le esperienze che arricchiscono il vissuto, il rapporto con la natura e con la parte più intima di noi stessi che spesso ignoriamo per conformarci.
Christopher comincia invece a maturare la consapevolezza tramite le sue letture e soprattutto tramite il desiderio di non diventare come i suoi genitori, che invece sono il perfetto emblema della società: una coppia apparentemente perfetta, di sani principi, con una bella casa e un buon lavoro e che possono vantarsi di tutto questo. Un velo d'ipocrisia riveste la vita del protagonista, le cui decisioni drastiche possono considerarsi una diretta conseguenza.