sabato 18 maggio 2019

#LostinForensic: Il mio progetto

#LostinForensic: Il mio progetto

Nonostante la mia latitanza inesorabile qui su Blogger, su Instagram sto concentrando molte delle mie energie: non è una scelta felice per me visto che adoro il mio blog e la piattaforma in cui si trova.
Semplicemente nell'ultimo periodo mi è venuto più semplice interagire con lettori su Instagram che qui, i post sono più rapidi da leggere e commentare e le stories sono il mio feticcio: le guardo tutte, mi appassiono tantissimo alle letture altrui e ai loro commenti entusiasti o delusi.
Dal social che impazza al momento mi è nata l'idea di "personalizzare" di più il mio profilo e parlare di quello che mi piace oltre la lettura, anche di quello che mi piacerebbe fare tra qualche anno come lavoro vero e proprio. Infatti, probabilmente alcuni di voi non lo sapranno, io studio Biologia e spero di diventare un giorno un Biologo forense (anche se mi piacerebbe lavorare in ambito medico, sempre come biologo).

Ed ecco com'è nato il mio Hashtag (sì, mio mio, nessuno l'aveva mai usato prima): lo utilizzo per marcare tutti i post che scrivo relativi al mondo Forense.
Da qualche mese ho deciso di dedicarmi oltre che alle mie solite letture, anche a quelle ad impronta insieme scientifica e criminalistica e di parlarne in post a cadenza settimanale sulla mia pagina Instagram.


  • Come funziona?
Io leggo libri di genere Forense e poi porto delle curiosità a chi mi segue (e non, i post sono pubblici e chiunque più leggerli) su quello che imparo dalle mie letture a tema.
A volte sono cose banali, altre un po' più complesse.
  • Esempi sugli argomenti?
Similitudine tra Arte e crimine, la Triade di McDonald, Modus Operandi e Firma, ecc...
Per ora ho scritto "solo" 10 post a riguardo.
  • Quanti e che libri hai letto finora?
Come vi ho accennato all'inizio, il mio progetto è nato da non molto tempo e per ora ho finito di leggere un True Crime di 400 pagine (molto corposo) di cui vi parlerò tra poco, e ho iniziato un saggio sulle serie TV Crime, di cui vi parlerò più in là.
Praticamente tutti i post che ho scritto finora per #LostinForensic sono il risultato della mia prima lettura del progetto e ho ancora tantissimi post in programma (per farvi capire quanto una lettura del genere, se studiata attentamente, possa essere decisamente impegnativa però molto soddisfacente).

Mindhunter, John Douglas e Mark Olshaker

Prima corposa lettura per il progetto, un True Crime scritto magnificamente che, oltre a ripercorrere alcuni crimini che l'agente dell'FBI stesso, John Douglas, ha risolto col suo team, riporta anche le interviste fatte ai peggiori serial killer della storia.
Ed Kemper, Charles Mason, Richard Speck sono solo 3 dei numerosi assassini di cui l'agente parla nel libro e che ha intervistato: grazie a loro, Douglas e un team di agenti aiutati da psicologi appartenenti alla BSU (Behavioral Science Unit, unità di scienze comportamentali che poi ha cambiato il nome in BAU, Behavioral Analysis Unit ossia unità di analisi comportamentale, proprio per volere di Douglas stesso) sono riusciti a studiare i comportamenti e la psiche criminale, ponendo le basi della criminologia moderna.

Nel libro l'autore ci parla del difficile inizio sino al culmine della sua carriera e dello sviluppo della scienza criminologica all'FBI, gli studi che vennero fatti tramite le interviste ebbero successo e non solo negli USA. A Quantico (sede della BSU) arrivavano richieste di profilazione criminale da tutto il mondo : infatti anche dall'Italia arrivavano delle richieste da parte degli investigatori, ad esempio per il caso del Mostro di Firenze, si brancolava nel buio e dall'FBI arrivò un profilo più o meno dettagliato per identificare il colpevole.
Nel libro ci sono numerosissime informazioni sia sull'FBI che sullo studio criminologico, sono riportati molti casi risolti di cui sono raccontate le vicende i maniera più o meno fedele: gli interrogatori e le tecniche adottate, le investigazioni e le supposizioni, oltre che al risultato delle indagini.

Tramite questo libro ho imparato la differenza tra Modus Operandi e Firma, la differenza tra un criminale organizzato e uno disorganizzato, l'origine dei problemi che hanno portato i Serial Killer a diventare tali.
Di seguito ci sono tutti i post legati a questo libro in cui potrete leggere delle informazioni che ho estrapolato dal testo, tradotto e poi approfondito su internet:


  1. Lupi mannari, streghe e vampiri: un modo per spiegare i Serial Killer? 
  2. Arte e Serial Killer correlati
  3. Come affrontare una pioggia di rapine a mano armata?
  4. Affrontare un rapinatore di banca
  5. Medico legale, Biologo forense e Criminologo: 3 carriere a confronto
  6. Differenza tra Modus Operandi e Firma
  7. Staging e Posing
  8. La triade di McDonald
  9. La poca affidabilità della macchina della verità
  10. Perché un Serial Killer uccide?
Mindhunter non è solo un libro didascalico, è sì ricco di contenuto, ma inserisce riflessioni importanti dal punto di vista sociale e politico: un omicida perlopiù lo diventa, molto raramente ci nasce, quindi l'infanzia si riconferma una fase fondamentale dello sviluppo anche sotto questo aspetto.
Douglas riesce anche a far comprendere al lettore come il suo lavoro, per quanto affascinante sotto alcuni aspetti, sia molto difficile per tanti altri: a partire dall'efferatezza di alcuni omicidi per finire con la giovanissima età delle vittime, infatti capitava molto spesso di avere a che fare con pedofili e vittime molto piccole.
I racconti molto accurati cercano di valutare i casi sia dal punto di vista psicologico esprimendo le regioni del colpevole, esaminandole per renderle utili alla risoluzione di casi futuri, sia da un punto di vista morale e sociale.

Questo è un libro che consiglierei in maniera spassionata a chiunque, anche ai non appassionati del genere perché parla non soltanto dei serial killer intervistati ma anche di tantissimi aspetti riguardanti la nostra società. 
Inoltre dà una visione più personale e meno distaccata su pluriomicidi e una mansione spesso denigrata e guardata con sospetto, l'agente di polizia: lascia un monito, ci vuole comunicare che siamo tutti esseri umani con sentimenti che possono essere feriti chiunque noi siamo.

1 commento:

  1. Un post davvero interessante. Ogni tanto piace leggere argomenti di questo tipo ☺️ ti seguirò con piacere su istangram 😊😊

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