domenica 22 aprile 2018

#SeriesTalk: Una serie di sfortunati eventi

#SeriesTalk: Una serie di sfortunati eventi


Tanti post in programma e così poco tempo per scriverli. Colgo l'attimo e comincio a scrivere quello che si concentra su di una mia recentissima maratona su Netflix, in più "lancio" una nuova rubrica che ho deciso avrà cadenza casuale e in cui parlerò a scelta di una serie TV e/o saga di libri di cui vorrei tanto parlarvi.
Serie in esame di questo post sarà, come anticipo nel titolo, Una serie di sfortunati eventi, ormai popolarissima serie Netflix basata sulla serie di libri omonimi di Lemony Snicket che io, tra parentesi, non ho letto.
Tengo a precisare, quindi, che non farò alcun discorso basato sulle differenze coi libri, questa sarà un semplice "recensione" (per lo più commento visto che non ho una preparazione abbastanza approfondita di cinema per scendere nei particolari tecnici) dove vi spiego perché mi è piaciuta e soprattutto i motivi per i quali molti aspetti sono oggettivamente ben fatti.



In un mondo spesso governato da corruzione e arroganza è davvero difficile trovare un'opera d'intrattenimento di qualità e bello da vedere.
Perdonate il mio riferimento banale ad una delle frasi più celebri di questa serie TV che, chiariamoci sin da subito, ha fatto breccia nel mio cuore.
Ci troviamo in un tempo non ben precisato, tantomeno abbiamo riferimenti geografici: la narrazione la definirei una favola moderna dai toni molto dark, infatti coloro che non vogliono iniziare questa serie perché ha un target abbastanza basso, fanno un errore terribile. Questa serie di sfortunati eventi è ricca di riferimenti al "mondo dei grandi" che soltanto un adulto può capire, ma la sua forza è quella di parlare con la semplicità di un bambino.


Il nostro punto di vista, non a caso, è quello dei protagonisti Violet, Klaus e Sunny, bambini vispi ed intelligenti e, non dimentichiamoci, terribilmente sfortunati. Nella prima stagione hanno dovuto affrontare la morte prematura dei loro genitori e dei cambi fin troppo repentini di tutori, a volte premurosi, altre totalmente disinteressati.
Purtroppo la storia non è tutta qui perché i nostri protagonisti sono perseguitati dal mistero che circonda la loro famiglia, ma, soprattutto, dal temuto Conte Olaf.

La prima stagione è stata un'ottima "intro": un lancio davvero intrigante, ha posto le basi ad una storia che nella seconda stagione si evolve considerevolmente. Infatti, si va più a fondo rispetto ad ogni caratteristica della serie: conosciamo meglio i personaggi, la società segreta comincia ad essere più chiara, la storia, in generale, assume toni più dark.
L'antagonista Olaf, interpretato da Neil Patrick Harris (super espressivo, un attore a mio parere molto capace), nella prima stagione ci appare quasi stupido, non troppo sveglio, con questa seconda stagione invece comincia a farci paura. Un freddo calcolatore che con i suoi omicidi e sotterfugi ci fa mangiare le mani dalla rabbia.
Una domanda echeggerà sicuramente nella vostra testa una volta terminata la seconda stagione: perché?
Perché Olaf è così determinato e cinico? Beh semplice: per la fortuna dei Baudelaire. Ebbene, lo pensavamo sicuramente tutti prima di questa stagione. Tuttavia c'è un motivo ben più oscuro che rimane ancora un mistero.

Un ulteriore miglioramento sono state le ambientazioni: ovviamente questo è merito dei libri, ma, comunque le ho trovate magnifiche, molto ben fatte, alcune davvero poetiche come ad esempio quelle de "Il vile villaggio". Vi lascio qualche immagine qui sotto giusto per farvi capire meglio cosa intendo: la scelta cromatica è parecchio suggestiva. 



Onestamente non sono riuscita a trovare dei difetti considerevoli in questa serie TV: sicuramente la prima stagione non è stata molto all'altezza di questa seconda stagione, infatti i personaggi, soprattutto i protagonisti, mi sembravano molto meccanici nella loro interpretazione.
Il mio personaggio preferito di quesa stagione è sicuramente la bibliotecaria Olivia, l'ho adorata sin da subito ed è un personaggio al quale è impossibile non affezionarsi.

"Non guardare" o "Interrompete la visione di questo episodio" sono i consigli ricorrenti del narratore Lemony Snicket all'inizio di ogni episodio: un consiglio che bisognerebbe seguire per non rimanere affranti dalle vicende della storia. Se all'inizio siete stati scettici su quanto afferma, alla fine vi ricrederete perché io per prima mi sono ripresa dall'ultimo "capitolo" non troppo presto, inoltre il desiderio di avere il resto degli episodi per saperne di più sulle sorti dei Baudelaire è non quantificabile! 

Appena finita ho subito voluto parlarne qui sul blog, è stato difficile non farlo fino ad ora, lo è stato molto meno trovare le parole di apprezzamento per questa serie targata Netflix che, ultimamente e stranamente, mi sta deludendo un po'. 
Spero che il catalogo Netflix ritorni al suo "splendore" originario perché molte serie prodotte in questo periodo sono state un po' trash e noiosette, a partire dalla mia amatissima Jessica Jones di cui, probabilmente, vi parlerò.
In conclusione, se non sapete su che serie buttarvi a capofitto o non sapete che fare nel tempo libero, vi straconsiglio Una serie di sfortunati eventi a mani basse!


10 commenti:

  1. Ciao!
    Volevo dirti che in questi giorni, non so perché, il codice del mio banner non era più visibile. Non so se lo avessi inserito, ma ti lascio qui il link dove trovi quello nuovo se vuoi cambiarlo.

    https://unabuonalettura.blogspot.it/p/blog-amici.htmlCiao!

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    1. Oh! Non lo sapevo, è da tanto che non controllo quella sezione del blog! Andrò a controllare e risolvere!😉

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    2. Tranquilla, anch'io me ne sono accorta per caso :)

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  2. Io purtroppo non lho ancora vista, ma ho amato il film e presto leggerò anche i libri ☺

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    1. Allora magari dopo che hai letto i libri ti consiglio assolutamente di vedere la serie TV, merita tanto!!

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  3. Ciao!
    Ti volevo avvisare che ti ho nominato per il premio "I meme per blog fantasiosi".
    https://unabuonalettura.blogspot.it/2018/04/l-meme-per-blog-fantasiosi.html

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    1. ciao! farò un saltino alla nomina, ti ringrazio tantissimo! purtroppo non penso farò un post a riguardo, ci tengo però a farlo presente nel mio prossimo post ;)

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    2. Ciao!
      Non ti preoccupare, a me fa piacere nominare gli altri blog che seguo, così chi mi legge magari viene curiosare anche voi. Ma tranquilla se non risponderai alle domande... oppure se vuoi puoi rispondere anche tranquillamente sotto al post, nei commenti. Come preferisci tu.

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  4. Serie bellissima, rispecchia di più i libri rispetto al film ;)

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    1. ciao! si, ho pensato anch'io che effettivamente dedicando più tempo ai singoli libri la narrazione sarebbe potuta diventare solo più fedele all'originale: è bello sapere da chi l'ha letto che effettivamente è stato così :D

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