Edizione: Longanesi
Note sull'autrice: Valentina D'Urbano è nata a Roma nel 1985, dove vive e lavora. Si è diplomata allo IED in illustrazione e animazione multimediale.
Nel 2010 vince la prima edizione del torneo letterario IoScrittore organizzato dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol. Il suo primo romanzo Il rumore dei tuoi passi, divenuto bestseller, viene pubblicato da Longanesi nel maggio 2012, e viene tradotto in Francia e in Germania. Nel settembre 2013 sempre per Longanesi pubblica Acquanera. L'uscita del suo terzo romanzo, Quella vita che ci manca, ancora una volta per Longanesi, è avvenuta nell'ottobre 2014. Parallelamente alla sua attività di scrittrice Valentina D'Urbano collabora come illustratrice per l'infanzia con diverse case editrici italiane e straniere. Recentemente è uscito il suo nuovo libro Alfredo.
Trama: In un luogo fatto di polvere, dove ogni cosa ha un soprannome, dove il quartiere in cui sono nati e cresciuti è chiamato «la Fortezza», Beatrice e Alfredo sono per tutti «i gemelli». I due però non hanno in comune il sangue, ma qualcosa di più profondo. A legarli è un’amicizia ruvida come l’intonaco sbrecciato dei palazzi in cui abitano, nata quando erano bambini e sopravvissuta a tutto ciò che di oscuro la vita può regalare. Un’amicizia che cresce con loro fino a diventare un amore selvaggio, graffiante come vetro spezzato, delicato e luminoso come un girasole. Un amore nato nonostante tutto e tutti, nonostante loro stessi per primi.
Ma alle soglie dei vent’anni, la voce di Beatrice è stanca e strozzata. E il cuore fragile di Alfredo ha perso i suoi colori. Perché tutto sta per cambiare.
Recensione: Sono piacevolmente sorpresa. ammetto che ero animata da un certo scetticismo quando ho iniziato questo libro, infatti quando ho letto le prime cento pagine non ero molto entusiasta. poi però sono arrivata a metà e non ho potuto smettere di leggerlo: ero letteralmente incollata alle pagine e sono riuscita ad apprezzare pienamente il libro che è un'esplosione di emozioni, crude e dirette.
partiamo dalla trama. il libro parte dalla fine, la morte di Alfredo la cui causa è, quasi, inimmaginabile, o, per lo meno, io non me l'aspettavo ma con il resto del libro e l'ambientazione è perfettamente coerente. coerenza, ecco la parola chiave per questa trama: i personaggi vivono allo stato animalesco, il mondo va avanti ma loro rimangono incastrati in una realtà crudele, ricca di ingiustizie che non permette loro nemmeno di scappare perché ne sono inghiottiti.
le tematiche trattate sono molto forti proprio perché la storia è ambientata in un luogo dove vivere diventa quasi una sfida tra case occupate, ladruncoli, violenze e spacciatori. nonostante non siano trattate approfonditamente, l'autrice ci fa riflettere e quando tira fuori una di queste attraverso i personaggi, è impossibile non rimanerne colpiti: la riflessione è innescata ma non aiutata. è questo l'elemento fondamentale del romanzo, in effetti i personaggi sono costruiti attorno alle idee che Valentina D'Uurbano vuole trasmettere, non sono nemmeno caratterizzati molto approfonditamente, ad un certo punto si assomigliano un po' tutti, tutti accomunati dai sentimenti di rabbia, tutti dall'indole violenta e la maggior parte propensi a pensare nella maniera sbagliata.
ovviamente è perché sono il risultato della realtà in cui vivono, la Fortezza è il peggior posto in cui vivere, la violenza e i comportamenti primitivi sono all'ordine del giorno, tuttavia questa poca caratterizzazione non l'ho apprezzata perché almeno sui personaggi secondari come Arianna e il fratello di Beatrice mi sarebbe piaciuto capire qualcosa di più sui loro caratteri.
punto a favore è stato lo stile di scrittura, scorrevolissimo, piacevole ed efficace nelle descrizioni. all'inizio non mi aveva convinta molto perché faceva troppo affidamento su espressioni ad effetto e frasi metaforiche, era una presenza fastidiosa che si ripeteva praticamente ad ogni capitolo. come ho già detto in precedenza, il libro poi ha preso un'altra piega nella narrazione entrando nel vivo della storia e del dramma che Beatrice e Alfredo affrontano durante la loro vita.
il finale è stato struggente, non ho pianto, ma mi ha logorata. ero semplicemente distrutta e così dispiaciuta nonostante si trattasse di una semplice storia inventata.
VOTO: 8/10
Novità!
ora che ho terminato la recensione è arrivato il momento delle chiacchiere!
quindi, dato questo ritorno ho voluto inserire delle novità per rendere il blog più versatile e un po' più frequentato!
innanzitutto ho riattivato il blog dopo praticamente 2 anni e sono molto fiera di me perché sto finalmente riportando alla luce le mie passioni, la lettura e la scrittura.
non ho mai avuto nessuno con cui parlare delle mie letture e, nonostante il mio blog non sia frequentatissimo, il solo fatto di scrivere la mia opinione e renderla accessibile a tutti coloro che ne abbiano voglia è importantissimo per me!
Ma alle soglie dei vent’anni, la voce di Beatrice è stanca e strozzata. E il cuore fragile di Alfredo ha perso i suoi colori. Perché tutto sta per cambiare.
Recensione: Sono piacevolmente sorpresa. ammetto che ero animata da un certo scetticismo quando ho iniziato questo libro, infatti quando ho letto le prime cento pagine non ero molto entusiasta. poi però sono arrivata a metà e non ho potuto smettere di leggerlo: ero letteralmente incollata alle pagine e sono riuscita ad apprezzare pienamente il libro che è un'esplosione di emozioni, crude e dirette.
partiamo dalla trama. il libro parte dalla fine, la morte di Alfredo la cui causa è, quasi, inimmaginabile, o, per lo meno, io non me l'aspettavo ma con il resto del libro e l'ambientazione è perfettamente coerente. coerenza, ecco la parola chiave per questa trama: i personaggi vivono allo stato animalesco, il mondo va avanti ma loro rimangono incastrati in una realtà crudele, ricca di ingiustizie che non permette loro nemmeno di scappare perché ne sono inghiottiti.
le tematiche trattate sono molto forti proprio perché la storia è ambientata in un luogo dove vivere diventa quasi una sfida tra case occupate, ladruncoli, violenze e spacciatori. nonostante non siano trattate approfonditamente, l'autrice ci fa riflettere e quando tira fuori una di queste attraverso i personaggi, è impossibile non rimanerne colpiti: la riflessione è innescata ma non aiutata. è questo l'elemento fondamentale del romanzo, in effetti i personaggi sono costruiti attorno alle idee che Valentina D'Uurbano vuole trasmettere, non sono nemmeno caratterizzati molto approfonditamente, ad un certo punto si assomigliano un po' tutti, tutti accomunati dai sentimenti di rabbia, tutti dall'indole violenta e la maggior parte propensi a pensare nella maniera sbagliata.
ovviamente è perché sono il risultato della realtà in cui vivono, la Fortezza è il peggior posto in cui vivere, la violenza e i comportamenti primitivi sono all'ordine del giorno, tuttavia questa poca caratterizzazione non l'ho apprezzata perché almeno sui personaggi secondari come Arianna e il fratello di Beatrice mi sarebbe piaciuto capire qualcosa di più sui loro caratteri.
punto a favore è stato lo stile di scrittura, scorrevolissimo, piacevole ed efficace nelle descrizioni. all'inizio non mi aveva convinta molto perché faceva troppo affidamento su espressioni ad effetto e frasi metaforiche, era una presenza fastidiosa che si ripeteva praticamente ad ogni capitolo. come ho già detto in precedenza, il libro poi ha preso un'altra piega nella narrazione entrando nel vivo della storia e del dramma che Beatrice e Alfredo affrontano durante la loro vita.
il finale è stato struggente, non ho pianto, ma mi ha logorata. ero semplicemente distrutta e così dispiaciuta nonostante si trattasse di una semplice storia inventata.
VOTO: 8/10
Novità!
ora che ho terminato la recensione è arrivato il momento delle chiacchiere!
quindi, dato questo ritorno ho voluto inserire delle novità per rendere il blog più versatile e un po' più frequentato!
innanzitutto ho riattivato il blog dopo praticamente 2 anni e sono molto fiera di me perché sto finalmente riportando alla luce le mie passioni, la lettura e la scrittura.
non ho mai avuto nessuno con cui parlare delle mie letture e, nonostante il mio blog non sia frequentatissimo, il solo fatto di scrivere la mia opinione e renderla accessibile a tutti coloro che ne abbiano voglia è importantissimo per me!
- NUOVO SISTEMA DI RATING
ho pensato di rimuovere il vecchio sistema del:"VOTO" da uno a dieci e sostituirlo con "stelline" da uno a cinque!1 stella piena mezza stellina
ovviamente si abbinano allo stile del blog, ed eccole qui: - NUOVO PROGRAMMA DI AFFILIAZIONE
cercherò blog affiliati, ho già preparato il banner del blog, sempre in linea con la sua grafica - VIA LA PAGINA "ALTRI CONTATTI"
mi sono resa conto che è una pagina poco efficiente e che sarà meglio sostituirla con dei mini banner presenti sulla parte destra della pagina del blog - UN POST ALLA SETTIMANA
ebbene sì, ci proverò, magari facendo per lo più booktag e inserendo una rubrica più "leggera" da scrivere, rispetto alle recensioni, che adesso vi illustrerò - NUOVA RUBRICA: #TrishTalk
ho pensato di rendere più attivo il blog inserendo una rubrica dove ogni mese sceglierò un tema secondo il quale vi consiglierò un libro, una serie TV e un film. vedremo se col tempo troverò più cose da suggerirvi! - RIMOZIONE DEI LINK PER GLI EPUB E PDF
era una cosa che stavo pensando da tempo e penso proprio di eliminare la disponibilità di questi link che, è vero, non sono forniti da me direttamente, ma non sono assolutamente giustificata a fornirveli. al loro posto ci saranno i link Amazon o IBS per l'acquisto.
Detto ciò, alla prossima con un booktag!
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